Spettacolo di cicloteatro
Lo spettacolo di ciclo-teatro del 10 settembre a Pescara in 3 ore ha toccato 2 quartieri delle periferie, Borgosud e San Giuseppe, 5 location/piazze con 5 momenti di spettacolo e ha coinvolto oltre 10 performers più di 15 attivisti, circa 50 persone pedalanti, e più di 100 partecipanti. Insomma una bella formula per parlare e stimolare riflessioni e coinvolgimento su inclusione, diritti e temi sensibili come la discriminazione e la violenza di genere.
Arterie ha presentato questo progetto per la prima volta nel 2021. Anche l’edizione di quest’anno ha coinvolto la FIAB Pescarabici che ha accompagnato la carovana dei ciclisti attraverso le 5 tappe da La Madonnina del Porto, Piazza Rizzo, Piazza Caduti del mare, piazza San Giuseppe, Molo Pescara Nord. ” Abbiamo pensato di muovere con la bicicletta a sciame attori, danzatori, pubblico, attivisti ciclo-amatori e di dar vita ad un vero e proprio viaggio-poetico su due ruote! La performance è estremamente energetica, ha un incredibile fascino caotico, sostenibile e nel rispetto dell’ambiente, gode dell’improvvisazione e della partecipazione degli attivisti e del pubblico. Il teatro torna sul suo palco più ambito, all’aperto.”
I performers e gli attori hanno interagito con gli attivisti e il pubblico attraverso i linguaggi delle opere dei grandi classici del teatro come “Riccardo III” di Shakespeare e “Il giardino dei ciliegi” di Céchov testo che oggi come allora veicola la fragilità umana con tutti i suoi stereotipi e che in questo caso, sono mutuati attraverso lo sguardo degli attivisti che hanno fatto da controcanto e da elemento di confronto.
Abbiamo esteso il campo di azione a temi dell’Agenda 2030 e agli obiettivi sostenibili che, non solo sono universalmente cruciali, ma anche attualissimi in quando focus del dibattito politico, quali: parità di genere, diritti di inclusione, sensibilizzazione ai temi del green:
“Riccardo III” di Shakespeare, con Ottavia Orticello e Marco Paparella, ha dialogato con le attiviste del Collettivo Zona Fucsia per il tema della parità di genere, ponendo la questione della violenza di genere e il senso di colpa femminile che ritorna dal dramma all’attualità; i miti greci hanno raccontato, attraverso la voce degli e delle attivist* LGBT+ e gender fluid e il gioco creativo di cross-dressing accompagnati dalla performance di Gisela Fantacuzzi, Mariangela Celi e Lambert Julien, “Il Giardino dei Ciliegi” ha rinnovato la sua problematica domanda: lottizzare e vendere o mantenere la natura e sopravvivere? diverse generazioni a confronto sulle domande più difficili dei temi legati al Green con la narrazione e coinvolgimento di Mariangela Celi.
Noi di Arterie sentiamo il dovere di fare qualcosa che possa far stare bene noi e i nostri figli e figlie, creare spazi che siano da stimolo culturale non solo per i diritti e l’inclusione, ma anche di aiutare il nostro territorio.
Con la direzione e ideazione di Monica Ciarcelluti,, regista Pescarese e direttrice artistica della Compagnia Arterie, lo spettacolo ha visto coinvolti altri artisti: i danzatori Gisela Fantacuzzi e Lambert Julien, gli attori Mariangela Celi, Ottavia Orticello e Marco Paparella, il musicista Piero Delle Monache, intervento di Fonderie Ars e con il supporto del Collettivo Zona Fucsia, FIAB Pescara Bici, Mazì Arcigay Pescara, Jonathan diritti in Movimento, Il Gatto con i Pedali, ULE Francavilla, SPAZIOMATTA, biciclette per gli artisti fornite da Il gatto con i Pedali, Media partner Fattiditeatro e co-finanziato da Fondazione Pescara Abruzzo.
Arterie ha creato qualcosa di più di uno spettacolo in site-specific, un evento che è una vera propria esperienza immersiva, ma che coinvolge e attiva il pubblico, per di più inclusivo perché in grado di raggiungere fisicamente le periferie, i più anziani, i vulnerabili, le minoranze, proprio in quei quartieri della città meno attivi per quanto riguarda attività culturali e per le comunità che hanno spesso difficoltà ad essere ascoltate e rappresentate.