Foto: Giovanni Bucci, Gianni Colangelo e Gino Di Paolo
Ideazione e regia: Monica Ciarcelluti
con: Rossano Angelini, Angelo Argentina, Alfredo Carli, Mariangela Celi, Paola D’Angelo, Sara De Lauretis, Maria Pia Di Domenico, Marco Di Monte, Simone Fraticelli, Mauro Mancinelli, Federico Marmo, Marco Marzaioli, Marco Massarotti, Olga Merlini, Rita Mosca, Riccardo Palmieri, Valentina Papagna, Giulia Parrucci, Alessandro Rubino, Ines Sirianni, Laura Tondelli, Giulia Tondelli, Stefania Zeoli.
Allestimento: Mariangela Celi, Gianna Barbetta
Luci: Marco Massarotti, Roberto Pulita
Produzione e organizzazione: Arterie
Collaborazione artistica: Riccardo Palmieri
In collaborazione con: Spazio Matta e Instabile19
“Viaggio a Cechoville” è uno spettacolo onirico, senza dramma e senza finale, un omaggio ad Anton Čechov, ove i personaggi, provenienti dalle opere del drammaturgo, arrivano e si muovono dentro una città-cosmos senza connotazione, Cechoville, un microcosmo lillipuziano in cui le varie esistenze si affannano in un breve frangente di vita e poi si eclissano, lasciando dietro di sé un indefinibile senso di vacuità. Il tema della città ricorre spesso nelle opere del drammaturgo russo: la città è il luogo per eccellenza dove poter vedere realizzati i propri sogni, in una vita ideale che mai si compie, per incapacità dei personaggi ad essere nell’azione.
Viaggio a Cechoville è un’opera aperta e itinerante, un organismo mutevole che si arricchisce continuamente di nuovi materiali e di nuovi luoghi, in cui gli attori sono in continua posizione speculativa affinchè la messa in scena sia sempre rigenerata e viva.
I personaggi delle opere di Cechov vengono da un mondo lontano, danno corpo all’incanto del teatro, svanendo poi nel nulla, così come sono arrivati. Siamo nel Postdrammatico.